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Bardolino e Chiaretto di Bardolino

Bardolino e Chiaretto di Bardolino
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Pubblicato il 26.04.2021

STORIA

Bardolino è un pittoresco paese che si specchia nel lago di Garda dalla sponda orientale, quella veneta. Siamo in una delle più importanti province viticole d’Italia e del mondo, quella di Verona. Il Bardolino DOC è un vino rosso ottenuto da un blend (una miscela) di più vitigni, tra i quali predomina la Corvina Veronese, fino al 95%. Vi è un secondo vitigno obbligatorio, la Rondinella, per non meno del 5%. Piccole percentuali di altri vitigni autorizzati in provincia possono completare il taglio. Identica la composizione del Chiaretto di Bardolino DOC, il rosé (o rosa, come suggerisce il Consorzio di Tutela) ottenuto nella stessa zona.

Bardolino e Chiaretto di Bardolino

TERRITORIO

Il paese di Bardolino è il virtuale capoluogo dell’area di produzione del vino Bardolino DOC, una striscia verticale nord-sud che si estende tra il lago di Garda a ovest e il fiume Adige a est e comprende altri quindici comuni dell’area rivierasca e delle prime colline circostanti, con una superficie a vigneto di circa venticinquemila ettari. L’Adige divide la zona del Bardolino da quella più orientale della Valpolicella, dove si coltivano, più o meno, gli stessi vitigni. Può sembrare strano che vini così diversi come un Chiaretto di Bardolino, magari in versione spumante, e un Amarone della Valpolicella siano fatti con le stesse uve: ma questo è il bello della viticoltura, dell’enologia, della diversa vocazione dei territori.

Il Garda è un lago di origine glaciale, e il territorio del Bardolino si estende essenzialmente sui vari depositi (detti morenici) di quegli antichi ghiacciai, che finirono di ritirarsi del tutto soltanto undicimila anni fa (glaciazione di Würm). I suoli morenici sono caratterizzati dalla presenza di materiali diversi, presenza di ciottoli e sassi di diverse dimensioni, di sabbie e di limo. Una loro caratteristica è la buona capacità di drenaggio, mentre la fertilità di solito non è molto alta e non consente alte produzioni.

Si tratta di una zona ad alta vocazione turistica (si parla di tredici milioni di presenze all’anno) con una forte componente nordeuropea e questo ha la sua importanza nel successo commerciale di questo vino.

Bardolino e Chiaretto di Bardolino

TIPOLOGIE

Come premesso la zona dà origine oggi a due prodotti distinti, il Bardolino, rosso, e il Chiaretto di Bardolino, rosa. Ciascuna tipologia a sua volta comprende più categorie.

Il Bardolino DOC comprende, oltre alla denominazione di base, una tipologia Bardolino classico, che delimita una zona più ristretta, nella quale rientrano Bardolino e parti di cinque comuni confinanti: Garda, Lazise, Affi, Costermano e Cavaion Veronese.

Le tre sottozone Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna, istituite il 12 aprile 2021 con il nuovo disciplinare, ma già segnalate per la loro vocazione da studiosi ottocenteschi (tra cui Giovanni Battista Perez) rappresentano idealmente il vertice della piramide qualitativa con vini più corposi e più serbevoli nel tempo.

C’è infine il Bardolino novello, una piccola produzione immessa sul mercato a novembre dell’annata di vendemmia come primo vino della stagione. Dopo un picco di alcuni anni (durato fino al 2016) la moda del vino novello è scemata, ma le uve di questa zona si prestano molto bene a produrre anche questa particolare tipologia di vino.

Il Chiaretto di Bardolino esiste in tre versioni: vino fermo, frizzante e spumante. La differenza tra frizzante e spumante è data dalla pressione, cioè dal livello dell’effervescenza e si esprime anche con un tappo diverso (tappo a fungo).

Bardolino e Chiaretto di Bardolino

ASPETTO, ODORE, SAPORE

Bardolino DOC: il colore non è troppo carico, va dal cerasuolo (rosato o rosso ciliegia) fino al rubino brillante. I profumi caratteristici richiamano soprattutto i piccoli frutti di bosco. Il sapore è asciutto, di ottima freschezza, dalla beva piacevole e mai pesante.


Chiaretto: la vinificazione con tecnologie moderne e in assenza di bucce dell’uva Corvina, che non è molto ricca di colore, porta in modo naturale allo stile che si è affermato in questi anni, quello di un rosé molto pallido, di buona acidità, dai profumi freschi di agrumi e piccoli frutti rossi. Uno stile che incontra pienamente il gusto attuale dei mercati mondiali. In effetti la produzione di Chiaretto è passata in pochi anni da meno di cinque a circa dieci milioni di bottiglie.

Bardolino e Chiaretto di Bardolino

ABBINAMENTI A TAVOLA

Il Bardolino DOC è un vino tipicamente da cibo; non essendo in genere troppo strutturato è davvero molto versatile negli abbinamenti, tanto da rendere difficile sceglierne alcuni a scapito di altri.

Ottimo con molti primi di pasta e riso, con le minestre di legumi, con le carni bianche o di vitello, come questo classico spezzatino con patate; in zona è normale consumarlo anche con il pesce di lago più saporito, come le sarde di lago alla griglia o il risotto con la tinca, nonché con il baccalà, nelle sue molteplici interpretazioni. La temperatura di servizio consigliata va dai 14 -15 gradi fino ai 16 - 17 per i vini più strutturati e corposi come quelli delle sottozone, che si prestano anche ad abbinamenti più impegnativi, come formaggi stagionati e arrosti.

Il Chiaretto si serve ovviamente più freddo e si beve anche fuori pasto, soprattutto nella versione spumante, come eccellente aperitivo, con finger food, con piccoli fritti; a tavola il Chiaretto si abbina bene con gli antipasti, con il prosciutto crudo, con i piatti di pesce, sia di lago che di mare. Molti barman ne hanno infine valorizzato le doti, in particolare della versione spumante, come vino da mix per cocktail.
 

Immagini dall'alto in basso: le tre sottozone, La Rocca, Sommacampagna, Montebaldo, e un calice di Chiaretto di Bardolino.

a cura di Maurizio Gily, agronomo ed esperto di enologia

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