Gli ossibuchi alla milanese sono il piatto simbolo della cucina di Milano e dei dintorni lombardi. Si preparano utilizzando un taglio di carne ritenuto "povero" e pochi altri ingredienti semplici: burro, un soffritto di cipolla, sedano e carota e un po' di vino bianco.
Chiari segni dell'origine popolare di questa ricetta piuttosto antica e di una pietanza che nel 2007 ha ottenuto la De.Co (Denominazione Comunale di origine).
L'ossobuco si ottiene dal geretto posteriore di vitello, ovvero lo stinco, tagliato a fette di 3-4 centimetri. L'osso centrale è ricco di midollo che, insieme al tessuto connettivo, si scioglie durante la cottura lenta e conferisce morbidezza alla carne e cremosità all'intingolo.
Il tocco finale è dato dalla gremolata un trito di prezzemolo, aglio e scorza di limone che apporta una punta di freschezza e ulteriore sapore.
La combinazione tradizionale prevede l'ossobuco servito con il risotto allo zafferano o risotto alla milanese ed è così che l'oss büs cunt el risott giald diventa lo strepitoso piatto unico che è. In alternativa gli ossibuchi alla milanese sono una pietanza in umido che si accompagna divinamente con il purè di patate, la polenta e un contorno di verdure.
Se amate riproporre i grandi classici dei secondi di carne provate anche le ricette dello stinco al forno e dello spezzatino al Barolo.
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