Ci dividiamo tra l'organizzazione degli eventi e gli inviti ricevuti, dove non si va mai a mani vuote, e siamo pronti a ricevere i 'presenti', sempre perché non si va mai a mani vuote, inguardabili e inutili, mediamente di riciclo. Perché? Perché ogni anno ci flagelliamo con tutto questo? Lo spirito natalizio si trasforma in uno spirito di redenzione dei peccati, non siamo tutti più buoni, siamo tutti più sottomessi alla buona, e opinabile, educazione a portare avanti pseudo-tradizioni di un periodo che arriva velocemente e se ne va lsaciando dietro di sé terra bruciata e pance piene.
Cosa fare? Cosa portare quando siamo invitati? Un antipasto di pesce, semplice, buono e alla portata di tutti, così non si sbaglia a Natale, ma nemmeno prima e neanche dopo.
Trita il baccalà a coltello e riponilo in una ciotola, aggiungi delle erbe tritate e le olive tagliate a pezzi, metti sale, pepe, olio e un cucchiaio di pangrattato. Con le mani fai delle palline ben pressate e mettile da parte.
Prepara un piatto con farina "00" e uno con pangrattato per la panatura, sbatti un uovo in una ciotola e aggiungi sale. Procedi alla panatura passando le palline prima nella farina, poi nell'uovo e infine nel pangrattato. Friggile in olio caldo fino a doratura (abbastanza scura) e asciugale sulla carta.
Intanto taglia la polenta a cubetti, riponila in una teglia foderata di carta da forno, spolvera di olio e sale grosso e cuoci per 15 minuti a 180°.
Servi le frittelle di baccalà con i cubetti di polenta e la cipolla rossa.