I valligiani scendevano fino a Venezia a vendere i loro prodotti, e quindi anche questi biscotti, che incontrarono subito il favore dei residenti che amavano intingerli nella malvasia e nello zibibbo.
Ma fu grazie ai pasticceri (scaletieri) e fornai che si arricchirono di uvetta sultanina e grappa, elementi così cari nella gastronomia lagunare.
Ancora oggi non si chiude un pranzo o una cena “ a modo” senza qualche zaeto da inzuppare nel vino.
In una ciotola setacciare le farine con il lievito, versare lo zucchero e il pizzico di sale.
Scaldare il latte, aggiungere il burro, farlo sciogliere e poi versare il tutto sulle farine miscelate.
Impastare brevemente con le mani, aggiungere l’uovo e amalgamare bene il tutto.
Strizzare l’uvetta ed unirla all’impasto.
Con le mani formare dei panetti ovali lunghi circa 6/8 centimetri, sistemarli su di una placca ricoperta di carta forno.
Cuocere in forno a 180° per 20 minuti.
Appena sfornati spolverizzarli con lo zucchero a velo.