La ricetta della rafanata è semplice come quella di moltissimi piatti della tradizione popolare, si prepara velocemente come una qualsiasi frittata, ma è nei pochi ingredienti che si nasconde la sua particolarità: uova, patate, pecorino e rafano.
La radice di rafano, che dà il nome al piatto, è l'ingrediente che non ti aspetti, poiché più tipico delle cucine del Nord Italia e del Nord Europa. Viene chiamato "tartufo dei poveri" e sembra che sia stato introdotto in Basilicata dai Normanni, accolto con favore dalla popolazione locale perché semplice da coltivare, economico e ricco di nutrienti. 
A seconda se amate o meno il rafano, regolate la sua quantità: 100 g per noi è la dose ideale per valorizzarne il sapore e il profumo, senza che sia troppo coprente rispetto agli altri ingredienti. 
Oggi la rafanata è un piatto per eccellenza legato ai festeggiamenti del Carnevale e questa antichissima ricetta continua, a distanza di secoli, a essere preparata, servita e gustata generazione dopo generazione. Si può ovviamente preparare tutto l'anno come frittata con un twist in più: in tal caso, provate anche frittata soffiata al forno e la frittata di pane. 
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