Il 23 gennaio si celebra la giornata nazionale delle sarde in saor. Vi raccontiamo tutto quello che c'è da sapere su questa ricetta della tradizione veneta.
Glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte, frutta a guscio, sedano, senape, semi di sesamo, anidride solforosa, lupini, molluschi. Sono questi i 14 allergeni che vanno riportati nelle etichette degli alimenti secondo quanto disposto dall’Unione Europea. Il fine, utile quanto nobile, è di tutelare quanti soffrono di allergie e intolleranze, guidandoli nella scelta di alimenti compatibili con la loro condizione. E bisogna dire che sono tanti, se pensiamo che, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 40% della popolazione mondiale soffre di una o più allergie.
La novità è che pare che l’obbligo stia per essere esteso anche agli esercizi pubblici che somministrano alimenti: mense, bar, ristoranti, gelaterie, pizzerie e via dicendo. Lo stabilisce il Regolamento UE n. 1169/2011, che entrerà pienamente in vigore in tutti gli stati dell’Unione Europea il prossimo 13 dicembre. Il Regolamento è relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e ha fatto nascere una grande preoccupazione fra gli esercenti. Secondo alcune interpretazioni, infatti, i locali pubblici che somministrano alimenti sarebbero obbligati a fornire al cliente un foglietto illustrativo che riporti tutti gli allergeni presenti in ogni singolo piatto.
Un lavoro davvero imponente, in grado di mettere in crisi moltissimi locali, abituati a cambiare ingredienti per i propri piatti quasi tutti i giorni, in funzione della stagione e di quanto offre il mercato. Confcommercio ha già chiesto al Governo di emanare un decreto che preveda la possibilità, come in Gran Bretagna, Grecia, Olanda e Germania, di trasmettere a voce queste informazioni al cliente, in modo da snellire la procedura. C’è da dire però che già alcune ULSS hanno emanato comunicazioni per tranquillizzare gli esercenti e precisare che l’obbligo della comunicazione scritta non esiste, pur ricordando il dovere da parte dei pubblici esercizi di informare i soggetti allergici sugli ingredienti dei piatti. C’è ancora un po’ di confusione, insomma. Stiamo a vedere, dicembre è alle porte.