Per questa volta puoi osare la tostatura del riso separata dalla preparazione dell'ingrediente. Scalda l'olio con due spicchi d'aglio vestito, poi versa il riso alzando vigorosamente la fiamma. Fai arroventare, poi versa tutto in una volta il vino bianco bollente, che a qual punto avrà già esalato i suoi gradi alcoolici.
A parte hai stufato la cipolla, magari una bella cipolla bianca tonda, con poco olio, poi i peperoni tagliati a listarelle. L'ideale sarebbe farli andare a sfascio, bagnando con acqua salata bollente, ma puoi accontentarti di due quarti d'ora ed una vigorosa sfrullata nel minipimer.
Il riso ormai avrà "tirato" tutto il vino, puoi versare altra acqua e la salsa di peperoni così ottenuta. Tira a cottura al dente, sparando a manteca un bel pezzo di taleggio. A piacere qualche spezia: un niente di cannella, un alito di zenzero in polvere, un che di pepe nero.
Nel piatto impagina bene, e aggiungi a trifoglio il magret "nature".
Manda in tavola con Pinot Noir, va senza dire: Borgogna,
Haute Cote de Baune, Rodolphe Demougeot. Più vecchio che puoi.
Special Thanks: Chiara Giovoni, che ha facilitato il Magret dalla lontana Franza.