Le sarmale (o i sarmale) sono involtini di verza tipici della Romania. La ricetta è facile e prevede un ripieno di riso e carne di maiale. Provateli come secondo piatto da condividere in famiglia nelle giornate più fredde.
Le crescentine modenesi sono delle focaccine, cotte su pietra, tipiche dell'Appennino modenese. Una vera specialità che accompagna il tradizionale pesto di lardo, i salumi e i formaggi locali e persino confetture o crema di cioccolato. Sono buonissime, perfette come antipasto, vero e proprio piatto unico o merenda golosa.
Le crescentine modenesi sono delle piccole focacce rotonde tipiche della tradizione emiliana. Ottime con salumi e formaggi locali, sono ideali come antipasto o secondo piatto.
A Modena le chiamano crescentine, in tutto il resto del mondo tigelle. Anche se ai modenesi questo proprio non va giù e ci tengono a spiegare che, in realtà, le "tigelle" sono i dischi in terracotta utilizzati in origine per cuocerle. Ma diciamocelo, al primo assaggio il nome non è più così importante!
Oggi le crescentine modenesi vengono cotte, almeno nelle versioni casalinghe, con l'apposita tigelliera elettrica, dotata di pietra refrattaria, ma va bene anche la tigelliera in alluminio a forma di margherita disposta direttamente sulla fiamma.
E se non avete nessuna delle due, nessun problema, potete cuocerle in una normale padella, avendo cura di controllarle spesso perché risultino croccanti fuori e morbide dentro!
La preparazione è semplice e potete realizzarle a mano o con la planetaria, utilizzando lo strutto oppure l'olio extravergine di oliva, secondo le vostre preferenze.
Gustate appena pronte, ancora calde e friabili, le tigelle sono la fine del mondo! Provate la tradizionale farcitura con la "cunza" (o pesto modenese) a base di lardo, aglio e rosmarino. E accompagnatele a un bel bicchiere di vino.
ALTRE RICETTE GUSTOSE: Tigelle, Gnocco fritto, Piadina romagnola
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Per preparare le crescentine modenesi, iniziate sciogliendo il lievito di birra fresco in acqua tiepida, mescolando con un cucchiaino. Versate la farina in una ciotola capiente, unite il lievito sciolto e mescolate, lavorando l’impasto a mano oppure con la planetaria munita di gancio a uncino, a bassa velocità, per circa 2 minuti. Aggiungete quindi lo strutto e, mentre la planetaria è in funzione, incorporate lentamente il latte a filo. Per ultimo unite il sale e continuate a impastare fino a ottenere un composto liscio, morbido ed elastico. L’impasto non deve risultare appiccicoso né troppo compatto: se necessario, regolate la quantità di liquidi in base alla capacità di assorbimento della farina.
2
Formate un panetto liscio e trasferitelo in una ciotola leggermente infarinata. Coprite con pellicola per alimenti e lasciate lievitare in un luogo tiepido fino al raddoppio del volume, ci vorranno circa 2 ore.
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Trascorso il tempo di lievitazione, stendete l’impasto con il matterello su una spianatoia leggermente infarinata, fino a ottenere uno spessore di circa 1 cm. Con un coppapasta da circa 10 cm di diametro ricavate dei dischi. Rimpastate delicatamente i ritagli e continuate a formare altre crescentine, disponendole man mano su un vassoio rivestito con carta forno. Coprite con pellicola per alimenti e lasciate riposare per circa 30 minuti. Nel frattempo scaldate molto bene la tigelliera da entrambi i lati. Quando sarà ben calda, adagiate i dischi di pasta negli appositi incavi, chiudete con il gancio e cuocete per 5-6 minuti, rigirando più volte la tigelliera per ottenere una doratura uniforme su entrambi i lati.
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Quando le crescentine saranno pronte, sulla loro superficie comparirà il caratteristico disegno a fiore. Inoltre dovranno essere croccanti fuori e morbide dentro. Man mano che terminano la cottura, sistematele all’interno di un canovaccio pulito e richiudete bene i lembi, in modo da mantenerle calde e morbide. Continuate così fino a cuocere tutte le crescentine. Servitele calde farcendole con salumi, formaggi, pesto modenese o, se gradite, con crema spalmabile alle nocciole e cioccolato.