Il mondo dei miracoli e quello del cibo spesso incrociano le loro strade. Succede ciclicamente che a questo o a quell'alimento siano attribuite caratteristiche al limite del miracoloso, creando alle volte aspettative molto alte e schiere di utilizzatori adoranti. Anche il nostro tempo moderno non è esente da questa pratica, sempre alla ricerca di nuovi miti. Succede così che anche in Italia arrivino preparati e prodotti da ogni parte del mondo. Merito della globalizzazione.
La Stevia per esempio. Più precisamente la
Stevia Rebaudiana, piccola pianta della famiglia delle Asteraceae originaria del Sud America. Ha una storia abbastanza travagliata nel nostro paese, ma in generale in tutta Europa e negli Stati Uniti d'America, perché alcuni suoi estratti ad alte dosi sono sospetti di favorire l'insorgenza del cancro. Questo ne ha impedito la commercializzazione per lungo tempo, alimentandone il mito e un fiorente mercato parallelo. Perché la Stevia è l'edulcorante per eccellenza: le foglie essiccate hanno un potere dolcificante da 150 a 250 volte maggiore rispetto allo zucchero, ma con zero calorie apportate all'organismo. A differenza di altri edulcoranti di sintesi ha anche il vantaggio di non degradare alle alte temperature e di poter quindi essere utilizzata anche in cottura. Da luglio 2012 la Stevia è legale in Europa e viene commercializzata sotto forma di piccole compresse, in gocce o in polvere.
Dal lontano oriente arriva invece il
Ganoderma lucidum, più noto semplicemente come ganoderma. Si tratta di un fungo parassita o saprofita che vive a spese di alcune specie di alberi, da secoli utilizzato in Cina per le sue proprietà e da poco alla ribalta anche sul nostro territorio nazionale. Proprio in Cina è noto come
Ling Zhi, mentre in Giappone come
Reishi, nomi con cui è facile imbattersi anche da noi. Il ganoderma fra gli estimatori è considerato un elisir di lunga vita, o meglio ancora il fungo dell'immortalità. Sarebbe infatti in grado di curare e prevenire un gran numero di patologie: insonnia, stanchezza, invecchiamento precoce, problemi cardiovascolari, allergie, problemi broncopolmonari, epatite, mononucleosi, artrite e persino alcune forme di cancro. Si trova in commercio sotto forma di capsule, polvere, gocce o bevande come il caffè solubile.
La più recente scoperta è però il maqui. L'
Aristotelia chilensis, questo il suo nome scientifico dedicato al filosofo greco, è un'arbusto alto al massimo 8 metri che produce come frutti delle piccole bacche molto simili ai nostri mirtilli. Pare essere l'antiossidante più potente della terra, come dimostrato da alcune prove in vitro. Il suo succo è da secoli utilizzato dalle popolazioni indigene dell'arcipelago cileno di Juan Fernandez, i Mapuche. Il risultato è l'assenza di malattie cardiovascolari, longevità della popolazione e grande riduzione dei segni fisici dell'invecchiamento come le rughe. Si tratta quindi di un altro elisir di lunga vita, ma che ha anche utilizzi diversi, ad esempio come integratore sportivo per aumentare le prestazioni e velocizzare il recupero fisico. Per questo viene utilizzato anche da squadre sportive professioniste negli Stati Uniti. La moda è iniziata, non resta che adeguarsi.
Immagini: Stevia en Espana, The Mushrooms world, Vibrant Health