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Di Carla Lertola, Medico Specialista in Scienze dell'Alimentazione e Valentina Bolli, Dott.ssa in Dietistica
Negli ultimi anni stanno occupano sempre più posto sugli scaffali del supermercato accanto al “vecchio” latte: sono il latte di soia, di mandorla e di cocco. L’origine di questi alimenti è diversa da quella del latte: i primi provengono dal mondo vegetale e sono “costruiti” industrialmente mentre l’ultimo è di origine animale.
Mettiamoli a confronto e vediamo quali sono le loro differenze da un punto di vista nutrizionale.
Latte di soia: ha circa 32 kcal/100 g poco meno rispetto al latte scremato. Anch’esso è adatto a vegani e intolleranti al lattosio. È ricco di acidi grassi insaturi e privo di colesterolo. È composto principalmente da proteine e lipidi. Quello che non tutti sanno è che la soia contiene delle sostanze chiamate fitoestrogeni che si comportano in maniera simile agli estrogeni femminili. Sono stati fatti numerosi studi scientifici sulle proprietà di tale alimento, tuttavia ci sono risultati contrastanti tra loro. Ricordiamo però che tali sostanze in gravidanza possono interferire con lo sviluppo endocrino del feto e che ne è controindicato l'uso nei soggetti con patologie tiroidee.
Latte di mandorla: la variabilità delle ricette per la sua preparazione sia a livello casalingo sia a livello industriale rende i valori nutrizionali molto diversi tra loro. Nel Sud Italia è molto consumato e utilizzato per diverse preparazioni culinarie. È anch’esso adatto a vegani, intolleranti al lattosio e privo di colesterolo. Contiene circa 57 kcal/100 g (dato medio, le kcal variano molto in base alla ricetta) e contiene una quantità irrisoria di acidi grassi saturi. La suddivisione dei macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati) è molto simile a quella del latte. Alcuni produttori per ovviare alla scarsa quantità di microelementi, quali il calcio, lo aggiungono alla bevanda.
Latte di cocco: viene estratto dalla polpa del frutto e contrariamente a quanto si pensa non è quello presente quando si apre la noce di cocco. È adatto sia ai vegani sia alle persone intolleranti al lattosio. Nota dolente per questa bevanda sono le calorie circa 240 kcal/100 g circa quattro volte superiore rispetto al latte intero vaccino. Contiene infatti una quota rilevante di grassi circa 24 g/100 g per la maggior parte saturi. Non contiene però colesterolo, essendo di origine vegetale. Anche in questo caso spesso i produttori industriali aggiungono microelementi come il calcio.
Il nostro consiglio è quello di consumare il latte di cocco, mandorla e soia solo nella prima colazione per non eccedere con l’apporto calorico giornaliero.
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