L'esodo è alle porte. Tra poco oltre 5 milioni di famiglie italiane si metteranno in viaggio per recarsi nel luogo prescelto per la meritata vacanza. Ci troveremo tutti ad affrontare lo stress delle code infinite, dell'asfalto rovente, delle partenze intelligenti e della gestione del viaggio. Perché, soprattutto per viaggi lunghi, è necessario partire preparati, con a disposizione cibo e acqua a sufficienza. Questo vale ancor di più nel caso di vacanze con i figli, velocissimi a stufarsi e ad avere fame, oltre che a soffrire più degli adulti per il viaggio in auto.
Ci vengono in aiuto i consigli della biologa nutrizionista Valeria Del Balzo raccolti dall'ANSA. La prima regola fondamentale è quella di partire a stomaco pieno. Mai partire a stomaco vuoto, ma solo dopo aver consumato un pasto, composto da molti solidi e pochi liquidi. Se si parte al mattino la Dal Balzo consiglia una colazione consumata un paio di ore prima, composta da uno yogurt o un po' di latte, accompagnato da un piccolo panino, dei crackers o delle fette biscottate. Niente cibi troppo grassi o troppo pesanti, per non impegnare eccessivamente la digestione.
L'acqua meglio tenerla per il viaggio, evitando di darla ai bambini che soffrono il mal d'auto per tragitti troppo corti, inferiori alle due ore. Per viaggi più lunghi invece, meglio effettuare una sosta ogni due ore, per permettere al bambino di bere e reidratarsi correttamente. Anche in viaggio, comunque, la Dal Balzo consiglia di mantenere lo schema dei 5 pasti al giorno, con pranzi leggeri a base di frutta e verdura, e merenda a base di cibi solidi. Lo stesso consiglio vale per i viaggi in nave: meglio piccoli spuntini solidi. Per chi invece viaggia in aereo, specialmente per viaggi lunghi e con cambio di fuso orario, meglio cercare di mangiare poco, non eccedendo con il numero dei pasti ed evitando alimenti particolarmente pesanti.
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