Dobbiamo sempre affidarci all’etichetta per capire da dove arriva un cibo che stiamo per comprare e se è di qualità, ma con il pesce possiamo fare anche altro.... Leggi tutto
In onda alle 23 di giovedì 24 giugno (e poi in replica su Rai Play), racconta i retroscena della produzione di un cibo che genera un fatturato annuo di 10 miliardi di dollari a livello mondiale
Ramato, Cuore di Bue, Perino, Costoluto, San Marzano, Pachino, a ciliegia: parafrasando Shakespeare, “ci sono più pomodori in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia” (la citazione arriva dall’Amleto). E ce ne sono tante, tantissime varietà, perché tantissimo ne consumiamo, di pomodoro, e in tantissimi modi diversi.
Di questa verdura, che in realtà è un frutto, ma che per praticità possiamo definire ortaggio, su Cucchiaio.it abbiamo scritto di recente, in occasione della sua giornata. Perché il pomodoro è talmente importante, e lo è in tutto il mondo, da avere una giornata a lui dedicata. È talmente importante che questa sera, giovedì 24 giugno, Rai Due gli dedica un documentario: va in onda alle 23 (ma si può successivamente rivedere su Rai Play), s’intitola “L’impero dell’oro rosso” ed è stato realizzato dal giornalista investigativo Jean-Baptist Malet, che lavora, tra gli altri, per Le Monde Diplomatique e pure per Charlie Hebdo.
Secondo quanto spiegato da Rai Documentari, quello che ha fatto Malet è stato andare in giro nel mondo per un paio d’anni per compiere “una meticolosa ricerca sui retroscena della produzione, commercializzazione e consumo del concentrato di pomodoro”, passando dalla Francia alla Cina, dagli Stati Uniti sino ovviamente all'Italia. Anche “rivelando fatti di cui il pubblico e i consumatori non erano a conoscenza”, come da dove arrivi davvero quel concentrato rosso che finisce nei loro piatti e che cosa contenga veramente. Perché, sì: anche in questo caso non è tutto oro (rosso) quel che luccica.
Di materiale indubbiamente ce n’era, perché oggi il pomodoro è diventato un cibo importante come il grano o il riso, una merce fondamentale per l’economia del mondo come il petrolio, capace di alimentare una filiera dal fatturato annuo di 10 miliardi di dollari. Dal pomodoro, da tutte le sue varietà, sono nati prodotti dalla forte identità e chiaramente identificabili, come il ketchup, la passata per la pizza, le zuppe, le salse, i piatti surgelati, addirittura le bevande: questo lo ha reso oggetto di una spietata concorrenza tra le multinazionali del settore agroalimentare, che da un lato cercano di conquistare nuovi mercati (come quello africano, dove il pomodoro è ancora poco usato) e dall’altro provano a ridurre i costi di produzione, investendo sulla tecnologia, ma anche risparmiando sulla manodopera.
È per questo, anche per questo, che è consigliabile la visione di questo documentario e che la consigliamo ai nostri lettori. Soprattutto adesso, soprattutto in questa stagione, perché è proprio adesso, d’estate, fra luglio e agosto, che la pianta del pomodoro regala i suoi frutti migliori, maturati al sole e non solo più buoni, ma pure più efficaci dal punto di vista nutrizionale. Non è un caso se il pomodoro è il vero protagonista della dieta mediterranea e se è protagonista di un’infinità di ricette. Da provare dopo avere imparato qualcosa di più su quello che è davvero il pomodoro. E su quanto è importante.
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