Il minestrone della mia mamma era il passato di verdura con il riso. Possibilmete cotto fino allo sfinimento. Unica esaltante concessione alla gola, le croste di P.Reggiano.
Quello che avanzava finiva consumato freddo (fantastico!!!) oppure come base per certe frittelle, di cui conservo un ricordo vividissimo. Ho provato a rifarle con un avanzo di minestrone e ditalini di farro, quindi sono andato molto ma molto a occhio. Mi scuso perciò se le dosi sono inaffidabili.
Bagna il minestrone avanzato con il latte, e frulla bene. Aggiungi un paio di cuchiai di farina e pangrattato, in modo di ottenere una massa ancora fluida, ma sostenuta e collosa.
Ad un primo esperimento ho messo tanto olio di girasole nella padella, molto caldo: ma il composto era forse ancora troppo bagnato e la frittella si è sfaldata. Abbassata la temperatura e aggiunto altro pangrattato il risultato è quello atteso.
Con il cucchiaio versa delle pallette direttamente nell'olio, e attendi che si formi la crostina abbronzata su un lato. Poi gira e completa la cottura per l'altro verso. Preleva, asciuga, e servi con poco sale aggiunto. Manda in tavola con una bottiglia fresca ma non fredda di Querciole, dalle terre di Cà de Noci. Secco e gentile, come t'aggrada.