Ti sovvenga allora  questo cross-over tra mare e terra di semplice esecuzione ma di certo risultato.
    	
	
	
    
    
 
	
        
	
		
	    
    	
	      	PROCEDIMENTO
Prepara i cannellini alla solita maniera: una notte in ammollo, un'ora  nella casseruola analogica o mezz'ora nella pentola atomica in  abbondante acqua salata. Poi raffreddali, e quando saranno appena  tiepidi attacca con un cucchiaio a schiaccionarli di buona lena,  aggiungendo di quando in quando qualche goccia di buon olio evo.  Otterrai una crema arricchita da pezzi di fagiuolo, che così van bene.
    	
	
	
    
    
 
	
        
	
		
	    
    	
	      	Scalda, molto, una padellina di ferro, e passa le noci di capasanta un  paio di minuti per lato, lasciando che prendano un bel colore bruno.
 Nei piatti piccoli ammonticchia un cucchiaio della stracciata di  fagiuoli, e deponi sul cocuzzolo la capasanta. 
Aggiungi quattro o cinque  cubetti piccolissimi della migliore mortadella* - senza pistacchi - che  sei riuscito a trovare. 
Completa con due o tre cristalli di sale grosso  integrale Riserva Camillone delle Saline di Cervia, un filo d'erba  cipollina, una presa piccola di pepe nero pestato di fresco e un giro  d'olio evo leggero, magari una varietà del Garda.
 Un Franciacorta Brut Rosè ti completerà l'opera.
    	
	
	
    
    
 
	
        
	
		
	    
    	
	      	(*) Ovviamente, si tratta di una citazione del colpo di genio di Fulvio Pierangelini.