Come cucinare i porri: proprietà, usi e ricette

Vi spieghiamo come cucinare i porri: leggeri e digeribili, con il loro sapore inconfondibile e delicato donano un tocco goloso a tantissimi piatti!

Uno dei protagonisti del mercato ortofrutticolo autunnale: il porro entra nelle nostre cucine e si rivela più versatile che mai. Spesso associato alla cipolla, è in realtà più delicato al palato e più digeribile. Ha pochissime calorie e una miniera di proprietà benefiche. Pare sia un anticellulite naturale e un potente afrodisiaco. Non ci resta che imparare a scegliere i porri migliori e a inserirli in ricette gustose.

Porro: conosciamolo meglio

Il porro è una pianta erbacea biennale che appartiene alla famiglia delle liliacee. La parte più pregiata del porro è quella bianca che risulta anche la più tenera. Esistono due varietà principali di porri, una estiva e una invernale. Il sapore gentile e dolce contraddistingue entrambe le varietà, sebbene ci siano piccole differenze: i più saporiti sono i porri invernali, che hanno però le guaine, ossia le foglie verdognole esterne, più dure. I porri estivi hanno invece un gusto più delicato e sono più teneri. Se la cottura è lunga, si riducono a una sorta di crema.

In Piemonte il porro è una eccellenza: se ne producono 30.000 quintali dei quali il 62% in provincia di Cuneo. In questa provincia, la zona di maggior produzione si trova nel territorio del Comune di Cervere, dove cresce il porro più noto di tutti.

Il (più famoso) porro di Cervere e quello di Nosellari, presidio Slow Food

Il “Porro Cervere” è un simbolo del comune del cuneese. Si tratta di una varietà invernale, dal bulbo lunghissimo - anche 60 cm -e slanciato; il sapore è dolce, elegante e raffinato; la consistenza particolarmente tenera. Quello di Cervere non è l’unico porro a meritare grandi apprezzamenti. A Nosellari, piccolo borgo degli Altipiani Cimbri, dove gli abitanti storicamente vengono soprannominati magna porri, si coltiva una varietà locale di porro presidio Slow Food. Sui terrazzamenti, alternati ad orzo e tabacco, dal mese di ottobre e per tutto l’inverno, si procede con la raccolta.  Il porro di Nosellari è molto tondeggiante, di colore bianco che sfuma fino al verde scuro, e ha un sapore molto delicato. Vengono utilizzati sia i cuori bianchissimi che le foglie esterne. Perfetto lessato, ma anche in zuppe e risotti.

Proprietà benefiche

Il porro fa bene! Contiene minerali, vitamine, fibre e fitonutrienti. In particolare, calcio e fosforo aiutano a garantire la buona salute di ossa e denti. Anche il contenuto di potassio è rilevante e contribuisce al benessere di cuore e arterie, mentre il selenio aiuta a contrastare lo stress ossidativo. Non solo, i porri sono super light, 100 gr di porri hanno 61 kcal, e in più sono diuretici e aiutano a combattere la ritenzione idrica.

Come scegliere i porri e come pulirli

Al banco della frutta al mercato, scegliamo i porri migliori. Primo dettaglio: non ci devono essere tagli o parti annerite. Al tatto deve essere sodo e compatto, non molliccio, e con le guaine ben aderenti al cuore.

Come si pulisce? Molto semplice: si elimina l'estremità con le radici e si separa la parte bianca da quella verde (non buttatela: si può utilizzare in cucina in risotti, zuppe o in un brodo antispreco). Si leva la prima guaina, solitamente dura e coriacea, e con un coltello affilato si incidono le guaine, dall'alto in basso. Si aprono leggermente e poi si passano sotto l’acqua corrente fresca. Ora si possono tagliare i porri a rondelle, più o meno spesse, o per il lungo, nel caso volessimo grigliarli o stufarli.

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Come scegliere i porri e come pulirli

Come usare i porri in cucina

In cucina, solitamente si usa la parte bianca dei porri, ma anche quella verde può dare sapore e carattere a una ricetta. I porri hanno un gusto delicato e meno intenso della cipolla ed è possibile mangiarli sia crudi sia cotti. Sono ottimi tagliati sottilissimi e aggiunti a insalate miste, ma anche usati come base del soffritto per risotti o sughi. Versatili e gustosi, si prestano molto bene ad arricchire un risotto, nelle creme o vellutate, nelle frittate, ma anche al forno gratinati come contorno.

Qualche idea? La vellutata di porri è un primo piatto vegetariano, sano e appagante. Basta unire qualche anello di porro alle patate, per ottenere una crema avvolgente. Sfiziosa, profumata e versatile, è invece la tarte tatin di porri: una torta salata semplice da realizzare, perfetta per l’aperitivo, o da servire come antipasto o secondo piatto. Per dare un tocco scioglievole e saporito a un semplice purè, poi, si può provare il purè di patate e porri, una deliziosa variante del classico contorno.

Un primo piatto che dà il benvenuto all’autunno? I cannelloni di porri ripieni di patate e salame, un piatto gustoso e sostanzioso, particolarmente adatto ai pranzi in famiglia di questa stagione. Oppure le crepes ai porri, pancetta e pecorino dolce, semplici ma dal sapore che conquista al primo assaggio.

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Tante ricette con i porri da fare subito!
Crostata di porri
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Purè di patate e porri
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Crepes ai porri, pancetta e pecorino dolce
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Fusilli con porri e bottarga
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Frittata di porri e acciughe
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Vellutata di porri
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I porri nei piatti degli chef

Siamo entrati nelle cucine degli chef per sbirciare cosa hanno saputo creare con i porri. Chef Mauro Molon alla guida di BROADWINE nel cuore Milano prepara una tarte tatin di porri, caramello alla soia e bergamotto e cremoso di nocciole. Una rivisitazione della classica tarte tatin: “La dolcezza del porro gioca con la parte sapida di caramello e soia. Il tutto viene reso godurioso dal cremoso di nocciole tostate. Il bergamotto, invece, aggiunge quella piacevole parte agrumata al naso.”

Gli chef Alex e Vittorio Manzoni di Osteria degli Assonica, 1 stella Michelin a Sorisole, sulle colline di Bergamo, portano in tavola una trippa di baccalà. crema di porri brasati, 'nduja, pinoli e coriandolo fermentato.  Un piatto dalla consistenza cremosa e gelatinosa data dalla trippa. Un sapore leggermente piccante con note tostate e dolci del porro e dei pinoli, molto goloso e avvolgente.

Si approda sul lago di Como, a Torno: a Il Sereno Al Lago chef Raffaele Lenzi prepara quel piatto semplice che vorresti mangiare sempre. Si chiama comfort food e si traduce in una terrina di patate e porri al rosmarino, un antipasto vegetariano ispirato a uno degli abbinamenti più classici della tradizione gastronomica italiana, è realizzato con pochi e semplici ingredienti: porri di Cervere, patate e burro al timo e rosmarino.

Chef Tommaso Arrigoni di Innocenti Evasioni, a Milano, la ricetta ce la sforna dal suo libro “Uno Chef Senza Sprechi”: la sua zuppa di (croste) di Bitto e porri con crostini di pane (raffermo) e maggiorana fa parte delle ricette di recupero del volume.

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Le creazioni degli chef a base di porri
Terrina di patate e porri al rosmarino
Chef Raffaele Lenzi de Il Sereno Al Lago, Como
Tarte tatin di porri, caramello alla soia e bergamotto e cremoso di nocciole
Chef Mauro Molon alla guida di BROADWINE, Milano
Zuppa di Bitto e porri con crostini di pane e maggiorana
Chef Tommaso Arrigoni di Innocenti Evasioni, Milano
Trippa di baccalà, crema di porri brasati, 'nduja, pinoli e coriandolo fermentato
Chef Alex e Vittorio Manzoni di Osteria degli Assonica, Bergamo
Eleonora Lanzetti

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