E ne raccontano scavando via le vite degli uomini dal presente plastificato fatto di corpi perfetti ed aitanti, e di occhiali da mille euri che coprono le fazze, e olii per ripararsi dal sole che spendi mille euri per andare a cercare.
Allora potrai gettarti con fiducia tra le braccia vellutate di un pugno di scampi arrivati con la barca poche ore fa: non quelli giganti che vanno sulle tavole dei russi, ma scampi ordinari, con la loro stazza di scampi operai e generosi, da aprire sulla schiena e slabbrare per eliminarne il filo nero e lasciarli dolci e salati così come sono che null’altro serve. Assieme lamelle sottili di cuore di sedano, di cipolazza bianca forte e rugosa che è poi la cipolla di qui, appena marinati con un filo d’olio e una goccia d’aceto balsamico portato dalle emilie. Sul dorso degli scampi un alito di pepe nero appena pestato, e nel bicchiere il travolgente Vermentino di Sardegna di Chessa, a nome Mattariga.
Anche l’olio è autoctono, una referenza fresca e profumata di prezzemolo di Alghero, il Corax di Francesco Piras.