La tradizione si esegue, non si rivisita: se si introducono variazioni non è più tradizione, è interpretazione di un territorio nei casi migliori; deformazione nei casi esecrabili. Questo piatto, che di certo appartiene alla seconda categoria, affonda le mani in due territori distinti, violentandoli entrambi a finalità eterodosse rispetto ai propri fini, e peccando di almeno mille vergognosi peccati. Ed ha un difetto: è buonissimo, con buona pace del
professor Buso che con più di una ragione stigmatizza l'alluvione di piatti di zucca che infiorano il Web d'ora a Natale.