Non si tratta di spacciare una crocchetta vegetale per una tradizionale o di farvi credere che la goduria all’assaggio sia la medesima, si tratta piuttosto di utilizzare gli ingredienti in modo differente per ottenere un risultato goloso.
Così, invece di lessare l’amaranto e condirlo con un sacco di cose nella speranza che perda quell’aspetto di “mappazza” e assuma quello di un’insalata di riso, possiamo usarlo per formare il composto di queste crocchette veg proteiche (vedi la presenza di amaranto, quinoa e lupini tutt’insieme) da accompagnare a una salsa montata di soia allo zenzero, una sorta di maionese senza uova.