Gli anelletti, tipico formato di pasta siciliana, sono i protagonisti principali del piatto che descriverò. Questo trionfo barocco di pasta al forno, o "timballo di anelletti", altrimenti conosciuto come "pasta col forno", è parte integrante della tradizione gastronomica palermitana ed è legato alla sua storia. I primi timballi palermitani furono elaborati nel IX secolo, durante la dominazione araba, per poi diffondersi in diverse forme in tutta l'isola.
Importanza fondamentale per i siciliani è la facilità di trasporto, poiché spesso il timballo assume il ruolo da protagonista principale in un picnic fuori porta o, a seconda della stagione, nelle ricche tavole delle feste trascorse in famiglia. La ricetta tradizionale di questo trionfale piatto unico è multiforme e può contenere tra i più svariati ingredienti: dal ragù di carne ai piselli, dall'uovo sodo al salame, dal primosale al prosciutto, e via elencando.
La ricetta che vi propongo è una versione "vegetarianizzata" per i non carnivori, di gran lunga più "leggera" e "digeribile" di tutte le altre versioni dell'intera galassia sicula.
Nel frattempo avrete tagliato la melanzana a cubetti. La friggerete in una padella con sufficiente olio extravergine d'oliva. In una pentola porterete a ebollizione l’acqua per la pasta, verserete gli anelletti e attenderete il tempo di cottura (13 minuti circa).
Mentre la pasta sarà in cottura, avrete tagliato a cubetti i 2/3 del caciocavallo. Scolerete la pasta al dente e condirete con il sugo, le melanzane fritte e il caciocavallo a cubetti, quindi spolverizzerete con il restante caciocavallo grattugiato. Ungerete quindi con un po' d'olio un recipiente in ceramica da forno, lo spolverizzerete con del pangrattato, lo riempirete con gli anelletti conditi e con un'ulteriore spolverata di pangrattato, quindi finirete la cottura gratinando in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti.