Sabato 25 settembre a Camignone, contrada Barboglio, tra gli squarci di una coperta lanosa di nuvole color panna montata del giorno prima le legioni dei vinòfili si sono date appuntamento per la settima edizione di Vinix Live!, una manifestazione quasi-spontanea d'incontro, discussione e degustazione nata dalla fervida mente di
Filippo Ronco. Sulle motivazioni e scaturigini dell'evento potrete trovare una paio di terabit di informazioni in rete, quindi inutile dilavarsi.
L'indomita Lucia Barzanò ha collezionato una bella serie di assaggi sotto la barchessa sopraelevata - che con questo tempo non si sa mai, tra cui qualche produttore che cerca una via alternativa per il Franciacorta: senza stravolgerne l'essenza, ma cercando di contrastare il luogo comune che vede questa denominazione di grande successo ma priva di grandi sfumature, un po' appiattita sul microcosmo aperitivo-e-pesciolino. In effetti qualche calice inconsueto si è visto, come quelli memorabili per l'impressionante forza e chiarezza di Camossi e quelli fervidi e di convinta misura di Gatti.
In programma la vinopedalata nei vigneti, annullata per avverse condizioni atmosferiche, e la degustazione delle basi, un'esperienza che almeno una volta chiunque s'appassioni di Metodo Classico dovrebbe fare.
Guidati dalla ferma voce di Flavio Polenghi, l'enologo dell'azienda, ecco tre basi "pure" dalla vendemmia 2010: lo Chardonnay, il Pinot Bianco, e il Pinot Nero vinificato in rosa. Sono prelevate dalle vasche tel quel, apposta per far comprendere da quale siderale distanza l'enologo deve stimare, vedere e prevedere l'evoluzione del vino. Una specie di viaggio in un tunnel male illuminato di notte ed a fari spenti, con il solo ausilio di una mappa dell'anno scorso...