Il cielo promette pioggia: l'avremo. Nemmeno goccia a goccia: tra Bologna e il mare piove bene. Metto un uovo fresco tra la suola della scarpa e il pedale dell'acceleratore della Ghibli biturbo: tanto mi basta per stare lontano dai 410 cavalli che mi accompagneranno, sotto il cofano nero.
Il mare d'autunno profuma forte di romanticismo, di pomeriggi dimenticati, e di momenti finali: attraversare Riccione a metà ottobre signofica contare le saracinesche. Delle mille piadinerie colorate dell'estate rimangono solo gli esoscheletri di sedie su sedie, verandine cachettiche, penombre polverose.
Coraggiosamente la Piadineria del Mare accoglie ancora lì vicino alla rotonda: offerta eclettica, di tutto un po. Piadine, profumate di farina strinata fon sulla porta, ma anche cascioni, pizze, hot dog. Tutto. Però è bello che la signora nascosta dietro al bancone è proprio contenta di prepararti la tua piadinozza pop: prosciutto cotto commerciale, provola, pomidoro a fette. Tutto.
La piadina è leggermente sfogliata, la farina scrocchia, fragrante. Gli ingredienti, senza storia: ma in fondo è così che dev'essere, cosa di tutti i giorni. La spazzoli in un istante, giusto il tempo di ristorare gli occhi di quel grigiore.
Un pellegrinaggio è d'obbligo: prima da
Uliassi, a Senigallia sul porto canale; poi alla
Madonnina del Pescatore di
Moreno Cedroni, sull'infinito lungomare di Marzocca. Nel dubbio sempre vero di dove passare il tuo pranzo o la tua cena, scegli di non scegliere: prima l'uno poi l'altro, e sarai felice. Due vertici diversi, a pochi chilometri l'uno dall'altro.
Poi riparti ed è ancora autostrada: Ghibli porta docilmente allo svoncolo di Pedaso, all'ingresso della Val d'Aso. Fino al lago di Gerosa la strada è quasi diritta, non affatica: l'invaso è immerso nella nebbia. Colori del crepuscolo, e dell'autunno. Poi i tornanti s'inerpicano fino ai mille metri di Montemonaco, e poi ancora oltre curve e controcurve: ecco l'Isola San Biagio, ecco il Tiglio. Che dice trattoria, ma t'accoglie con una carta di preziose acque minerali artiche. Ma questa è un'altra storia.