Dopo alcuni anni di studio, un gruppo di lavoro in crowdsourcing coordinato dal Cucchiaio d'Argento ha terminato la raccolta dei dati per l'edizione di una Guida Definitiva alle Abitudini Alimentari Umane e Disumane dal terzo Millennio in Poi. Dall'enorme mole di dati raccolta mi è concesso oggi di pubblicare un sintetico estratto delle più comuni filosofie ed abitudini alimentari rilevate sul nostro piccolo Pianeta.
Onnivoriani. Sono la maggior parte, e sono quelli che mangiano quello che capita loro nel piatto senza farla troppo lunga.
Vegetariani. Lo stile alimentare più diffuso dopo gli onnivoriani, che a sua volta si distingue in due importanti filoni:
Lattovovegetariani: si nutrono di vegetali, ma ammettono nella loro dieta anche uova e prodotti caseari di produzione animale
Vegani: escludono ogni alimento derivante direttamente o indirettamente dall'uso sistematico di animali. Tra i vegani è diffuso anche il cd. Veganismo Etico, che rifiuta alla radice ogni sfruttamento deliberato e sistematico delle popolazioni animali: per dire, non indossano indumenti di lana.
Pescetariani. Si nutrono di alimenti vegetali, ma non disdegnano pinne e squame, e se capita un qualche astice alla catalana.
Flexetariani. Una sottocategoria minore di vegetariani "laschi", che si consentono cioè ogni tanto un pasto carnivoro.
Semivegetariani. Una sottocategoria minore del vegetalismo che ammette l'uso di alimenti di origine animale ma solo il martedì e il giovedì.
Lunariani. Sono una piccolissima comunità, probabilmente originata da uno scisma dei Raeliani, che si nutrono di tutto ma solo quando c'è la luna piena. Negli altri giorni si alimentano solo di bacche e radici amare.
Raeliani. Sono circa sessantamila, e credono che la terra sia una specie di esperimento scientifico di una razza superiore. Hanno chiaro quale sarebbe la forma di governo mondiale più corretta (la geniocarazia) ma fregutubo di cosa mangiano
Bananariani. Un gruppo di fanatici che non ostante il nome non si nutre solo di banane, ma ha come obbligo di vita di mangiare solo se nello stereo gira Robert De Niro's Waiting delle Bananarama. Ammessa anche la cover di Venus, ma solo se suonata in vinile.
Pianuriani. Una comunità piccola ma molto agguerrita di gallo-padani che si nutre solo di alimenti coltivati o allevati in pianura.
Bidimensionaliariani. Sono coloro che credono che per un vero futuro digitale sia possibile introdurre nel loro corpo solo alimenti a due dimensioni, tipo sfogliatine, fette di prosciutto et coetera. Per questo i bidimensionaliariani si rinchiudono in stanze chiuse dall'esterno e sopravvivono rigorosamente con gli alimenti che possono passare attraverso la fessura sotto la porta.
Lampascionariani. Alcune famiglie della Grecìa salentina vivono nutrendosi solo di lampascioni. I portavoce del movimento tendono a eludere gli importanti effetti collaterali di quella dieta che comportano difficoltà nella vita sociale, quali bromopnea e flatulenza dilagante.
Cavialariani. Appartengono a questa ristretta elite solo tre magnati del Gas Naturale russi, in quanto il costo giornaliero di questa dieta, intorno ai diecimila euri a testa, è sostenibile solo a chi detiene immense fortune liquide.
Budinariani. Si nutrono di qualsiasi cosa, purchè abbia la forma di budino. Alcuni importanti chef aderenti a questa filosofia stanno studiando come rendere in budino lacuni piatti fondamentali come l'ossobuco e le costolette a scottadito, ma incontrano gravi difficoltà con le componenti ossee.
Dismangiariani. Sono la vera tendenza del futruro: secondo una deformazione del principio per il quale ogni nostra abitudine si rinforza con l'allenamento e la pratica, riducono progressivamente l'apporto di cibo, fino all'abolizione dell'alimentazione tout-court. Pare che per ora si registrino successi di breve momento: alcuni membri della comunità infatti che dopo anni di pratica si sono abituati a non mangiare, pochi giorni aver raggiunto l'ambìto traguardo sono inspiegabilmente deceduti.
Rimangono ancora da indagare alcune filosofie alimentari di rara espressione, come i popcornariani e i chewingumariani, ma a queste rare fattispecie dedicheremo un capitolo a parte.