Il Sabato del Villaggio | Asseverato che le pizze <em>gurmè</em> ci hanno gonfiato le tasche, ora tocca ai panini. Ci mancano solo le piadine.

Con tutto il bene che voglio a Maurizio Cortese, il vero inventore dello sbrilluccicante pizzastarsystem, di pizze gurmè non vorrei più saperne. Devo intervistarlo su questo: la pizza la amiamo perchè è un disco di pasta con sopra uno schizzo di pomidoro un ritaglio di mozzarella, grazie e arrivederci. Non so nemmeno se ho voglia di sapere che hai usato la Farina della Fava di Aronne del Mulino del Vecchio Zio della Valle Dimenticata Eccetera Eccetera. O il Pomidoro Pelato Solo Dalle Vecchiette di San Folgoriano a Mare. O la Veridica Mozzarella Fiore di Latte Direttamente dalle Mammelle della Dea Kalì. Magari un po' di attenzione agli ingredienti di base sì, la vedrei. Per dire, la molecola dell'acqua: due idrogeni, un ossigeno, se sono anche scadenti avrò acqua del piffero. Devono essere idrogeni e ossigeni di prima, belli, chiari, palusibili. Invece se cominci a pastrugnare con l'acido desossiribonucleico fai presto a nascondere delle magagne nel vortice. Così come puoi facilmente abbagliare con ingredienti che - chissà perchè - paiono obbligatori nella dieta dei gurmè, e magari dimenticarti di lavorare sull'impasto. Per dire, l'ultima volta a Napoli da Carmine o' Pallonaro m'ammannirono una pizza con Corbarini, Pata Negra, Caviale Oscetra, Gamberi Rossi di Mazara, Ostriche Belon, Castelmagno Mille Mesi, Asparagi Bianchi di Poirino, King Crab, Tartufo Bianco d'Alba e per non farsi mancare nulla ci spaccò sopra un uovo di Parisi cotto a 21 gradi per dodici settimane. Con sopra la foglia d'oro. Poi il pizzaiolo ha tentato anche di versarci una tazzina di tè  Lapsang Souchong, ma l'ho fermato in tempo. Ora questo delirio reinterpretativo, che mi fa pensare a suonare Love Me Do con l'Orchestra della Rai, il coro degli Alpini, l'Antoniano e la banda dei Bersaglieri Di Corsa messi assieme, si sta estendendo anche ai panini: che invece per essere buoni devono semplici o fare male. Insomma, trovami una buona ciabatta e ficcaci due fette di mortadella e tanti saluti a soreta. Oppure quelle cose di manipolazione estrema che però mi sbavezzano, tipo prosciutto cotto, emmenthal, scarola, mayonese, ketchup, patate fritte, acciughe, stracchino, basta. Ecco, quando mi sono fermato davanti alla baracchina della piadina ed ho visto "piadina bio" ho saputo che non c'era più posto per me su questa terra. Dramatic Update: trovate le piadine "gurmè".