I.
Fuori nevicava. L’uomo accettò una robusta misura del forte distillato di pere che il guardiacaccia gli offriva, senza ancora riuscire a guardarlo negli occhi. Cosa vuole farci, disse il bracconiere, Così è sempre stato e così sempre sarà. Noi Oppelmeyer bracconieri, e voi Niederberger guardiacaccia, e così sia.
Il guardiacaccia cacciò un piccolo parassita dalla fitta barba con la doppia punta, ancora bianca dei cristalli di ghiaccio impigliati durante la tormenta, Così è sempre stato e così sempre sarà.
Si girò nascondendo lo sguardo e macellò il cerviolo. Lo mise al fuoco con un pezzo di lardo, foglie d'alloro e una manciata di bacche di ginepro. Tenne da parte le trippe, il fegato e il rognone, da rosolare sulla brace, Noi Niederberger guardiacaccia, voi Oppelmeyer bracconieri, e così sia, che nessuno abbia a morire di fame, che l'inverno è lungo e senza faccia.
II.
Il bracconiere, o forse era un filibustiere, o un direttore di banca, alzò il volto arrossato e piagato dalle lame del vento, lasciando brillare gli occhi alla luce del lume fioco. Disse poco, disse Così sia.
III.
Poi venne la notte errabonda, ed anche il bracconiere - forse un agrimensore - ebbe polenta.
IV.
Erano soffi di vento d'alta quota a cimare le punte degli alberi, ed era brillìo di stelle fra nuvole stracciate di gelo ed era buio buio com'era quando non c'erano città a vergarne epigrammi elettrici.
Nel mugghiare contenuto la moglie del guardiacaccia versò acquavite, guardando fisso negli occhi il bracconiere - ma forse era un bucaniere, o un geometra d'edilizie popolari - e disse con quella voce di focolare e pani fatti in casa disse E' poca cosa, ma è cosa, e così sia.
L'uomo seduto la guardò di geometrie variabili e rispose Grazie, e disse Non temerò alcun male, e così sia.
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massimiliano benvenuti