La scienza della degustazione alla cieca si affida alla sperimentazione medico-scientifica per inoltrarsi nei territori di confine: prima era il tempo dell'assaggio alla cieca, con la bottiglia coperta; poi il vino versato in caraffa, perché il degustatore smaliziato poteva riconoscere la bottiglia di forma particolare; poi i bicchieri neri per non essere influenzati da colore; poi il doppio cieco, dove anche il coppiere non sa cosa sta mescendo, perché l'assaggiatore non comprenda dall'intensità del suo sguardo se di tratta di un Supertuscan o un Ipersicilian.
Ma la cosa nella quale l'assaggio seriale alla cieca non si è ancora inoltrato, è la definizione di chi ha ordinato un vino, solo basandosi dall'etichetta scelta. Per questo provo a lanciare un piccolo paradigma basandomi sulle ultime esperienze in giro per l'Italia, atteso che cenare da soli impone l'osservazione dell'ambiente che circonda (ammesso e non concesso di non essere l'unico avventore quel freddo martedì di giugno). Chi avrà ordinato cosa, è la Domanda Fondamentale sulla Vita l'Universo e Tutto Quanto.
- Flaccianello della Pieve 2004. E' di certo un professionista, che sa cosa vuole e lo compra e lo paga. Certo possessore di una vettura Station Wagon, frequenta anche amici che "se ne intendono" e ogni tanto si vuole togliere lo sfizio di una bottiglia che considera "importante". Quindi un vino di clamore.
- Cervaro della Sala 2006. E' un dentista di Carugate che porta la fidanzata a cena. Ha il fazzoletto nel taschino, il capello con l'onda e una moderata abbronzatura. Mentre gustano il loro Astice alla Catalana spiega le virtù del famoso bianco, indulgendo sulla "rotondità" del sorso. Guida una Audi.
- Campanaro 2008. Dirigente di una società di servizi campana, risponde molto spesso al telefono a volte eccedendo nel tono di voce, profonda, calda, baritonale. Mesce il vino con levità, sapendo che i suoi commensali sanno che ha scelto un vino di un certo livello. DI certo ha parcheggiato lì fuori una BMW, probabilmente tremila di cilindrata.
- Grignolino Cascina Tavijn 2008. Sono di certo Fracchia, Desenzani e Rusinà in libera uscita, scommetto l'ultimo euro.
- Champagne Ruinart nm. Un commercialista di Mestre ha portato in camuffa una avvenente signora: si tratta di un incontro carbonaro. Lo si capisce dal tavolo che hanno scelto, quello proprio di fianco alla colonna. Ha scelto un bicchiere sufficientemente facile da garantire una lieta libagione, ma sufficientemente "pesante" da offrire l'immagine di una personalità intrigante, cosmopolita. Va senza dire, SUV con due ruote sul marciapiede.
- Champagne Drappier Sans Soufre. E' sempre un commercialista, e di certo anche questo è un incontro carbonaro. Però è un po' più giovane di quello di prima, e un suo amico l'ha portato ad una manifestazione di "vini naturali" e gli ha fatto una capatànta sui vini senza solfiti. Anche lui ha un SUV, ma parcgheggiato all'interno delle righe blu, ed ha anche messo le monetine nel parchìmetro.
- Champagne Krug Clos de Mesnil 1990. Alla cieca, senza possibilità d'errore, è Leo Ciomei che ha svaligiato una banca.
- Kaplija Podversic 2004. Appassionato assaggiatore, probabilmente un softwarista dell'Hinterland milanese che consuma i suoi non lauti stipendi in bottiglie che lo rendono felice. Ha parcheggiato una Fiat Punto o un Ford Focus del 2007, ma nel bagagliaio ha diverse scatole piene di bottiglie, una per ognuna, da bere con calma, di notte, con una piccola abat-jour accesa e il taccuino delle note di degustazione
L'indagine è ancora in corso. Sono molto dubbioso sugli autori delle seguenti comande, magari nell'inclito pubblico c'è qualcuno che mi può aiutare:
- Lambrusco Otello Nero di Ceci s.a.
- Vitovska 2004 Vodopivec
- Sp68 2010 Arianna Occhipinti
- Gran Cuvèe Pas Operè Bellavista 2006
- Sassicaia 2000 [questo è facile, ma non basta dire "avvocato". vorrei sapere se penalista, civilista o divorzista]
- Barolo Bartolo Mascarello 1988 [anche questo è facile: Danilo Lernieri sarà sicuramente a quel tavolo]
- Gaja Sperss 1998 [difficilissimo. forse anche un forestiero]
- Prosecco, ma da qui non riesco a leggere l'etichetta.