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Appunti Diviàggio: da Burde a Firenze

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Pubblicato il 28.11.2008
No, si chiama Burde perchè il bis-bis-bisnonno transumava in Romagna, e là fa Burdèl! No, si chiama Burde perchè c'era il bordello! No, si chiama Burde perchè... In fondo è solo uno, e nemmeno il più importante, degli schizzi di colore veridicamente fiorentino di questa bottega con uso di cucina: con tanti toscani in giro. Spenti, che quasi ti viene il rammarico di non odorarne il robusto aroma. Perchè da Burde avverti qualcosa di quell'essere un po' sopra le righe che è fiorentino più che toscano: ma senza affettazione alcuna, senza posa e schiettamente. E fa calore. Il vino è immanente: e vino da bere, da amare, da consumare: non un oggetto da collezione, ma un compagno di vita. Poi certo, avrai anche la farinata e la ribollita, o una buona bistecca. O il prosciutto al forno, sapido ma un po' stopposo*. *Questo lo capisce solo l'interessato.

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