Chi avrebbe mai detto che una delle storiche aziende franciacortine, la
Bellavista di Erbusco, la cui unica particolarità nella presentazione era rappresentata sinora da una speciale bottiglia simbolo inventata alla fine degli anni Settanta e diventata ormai un classico della modernità, un giorno, al grido di
New air on wine, avrebbe letteralmente rivoluzionato la propria immagine adottando un packaging sgargiante e all’insegna del colore?
Sicuramente anche solo dieci anni fa il patron di Bellavista, Vittorio Moretti, con ogni probabilità non avrebbe deciso questa autentica rivoluzione grafica, ma oggi i tempi e le esigenze cambiano, si evolvono i linguaggi e gli stili di comunicazione, ed essendo la figlia Francesca a guidare oggi l’ammiraglio del gruppo Terre Moretti è giusto e comprensibile che si inauguri una nuova via passando dal tradizionale packaging scuro ed elegante, delle etichette dai colori neutri e classici, dal cofanetto bordeaux ad una veste grafica variopinta che non disdegna il rosa, il turchese e l’arancione.
E a cofanetti delle singole confezioni delle diverse tipologie di vino non solo molto colorati ma uno più originale e bello dell’altro. Autore di questa nuova via per Bellavista il designer e creativo francese
Thierry Consigny, responsabile dell’
agenzia Saltimbanque, che ha scelto etichette e capsule colore grigio perla per il Satèn, rosa per il rosé, turchese per il Pas operé, bianco per il Nectar demi-sec, nero, ma con scritte arancioni, per il Brut, e addirittura arancione per la cuvée Brut Alma.
Se l’obiettivo era quello di farsi notare, essendo ormai più di cento i Franciacorta che cercano posto sugli scaffali, bisogna dire che con questa soluzione è stato sicuramente centrato. In attesa di parlare presto delle altre cuvée voglio concentrarmi sulla bottiglia dalla soluzione più choccante, visto che è l’arancione il colore scelto per il Brut base non millesimato, battezzato per l’occasione Alma, “termine “affettuoso” verso la terra che genera meraviglie” e ancora, così la definisce l’azienda, “Tenero omaggio al luogo in cui abbiamo posto radici, amandole e difendendole”.
Si tratta di una cuvée dove lo Chardonnay è largamente maggioritario (80%) completato da un 19% di Pinot nero e da una goccia di Pinot bianco, di cui nella scheda tecnica viene comunicato che “nasce dalla sapiente unione di circa 60 delle 120 selezioni di vendemmia ottenute in cantina. Circa 100 selezioni provengono dalla medesima vendemmia e vengono individuate con estrema cura in 107 parcelle distribuite in 10 differenti Comuni della Franciacorta (“assemblaggio orizzontale”).
A questo ampio patrimonio di varianti olfattive e gustative si aggiungono poi i profumi e i sapori di particolari “vini di riserva” provenienti da differenti vendemmie (“assemblaggio verticale”). Vins de réserve che rappresentano un qualcosa di speciale gelosamente conservato dall'azienda che serve a caratterizzare e dare uno stile persone ai vini. Inoltre almeno una percentuale del 15% dei vini che compongono l’Alma Cuvée Brut fermenta e matura in piccolo botti di rovere, ed il vino si affina per quattro anni sui lieviti.
Il risultato è un Franciacorta in stile Bellavista, elegante e delicato, caratterizzato da una certa morbidezza al gusto, nonostante la salda struttura, molto fine e fragrante nei profumi, che richiamano fiori bianchi, frutta bianca, una leggera nota che ricorda la vaniglia, con costante sapidità e freschezza, nerbo saldo e buona persistenza. Un vino di cui apprezzerete anche il colore, paglierino intenso con sfumature verdognole e la finezza del perlage.