La cucina povera, quella a base di ingredienti semplici e poco costosi, quella del recupero, quella che riutilizza gli avanzi per dar loro nuova vita, è di norma una cucina molto gustosa in cui la creatività permette di unire poche cose per portare in tavola ottimi piatti.
Così patate e cipollotto si trasformano in un invitante rosti mentre l’uovo, con un goccio d’aceto e un po’ di manualità, s’infila la sua camicia migliore e diventa super elegante.
Ad accompagnare il tutto una pioggia di peperone, che rivendica il suo ruolo nei piatti estivi e li rende speciali con un bel rosso acceso e una dolce croccantezza.
PROCEDIMENTO
Laviamo il peperone, lo dividiamo a falde, lo peliamo e poi lo facciamo a dadini che rosoliamo in padella con olio e rosmarino.
Portiamo e ebollizione un pentolino d’acqua con un pizzico di sale e un cucchiaio di aceto bianco e, nel frattempo, prepariamo il rosti.
Peliamo il cipollotto e lo tritiamo sottilmente. Laviamo le patate e le sbucciamo, poi le grattugiamo con una grattugia a fori larghi, aggiungiamo il cipollotto, saliamo e pepiamo. Mettiamo a scaldare l’olio in una padella antiaderente e disponiamo le patate in uno strato non troppo sottile, schiacciando bene fino a quando la base si sarà arrostita. Giriamo e lasciamo cuocere anche l’altro lato.
Rompiamo l’uovo all’interno di un piccolo contenitore, creiamo un vortice nell’acqua bollente, versiamo velocemente l’uovo e lasciamo che l’albume si avvolga intorno al tuorlo, che deve rimanere morbido.
Scoliamo delicatamente l’uovo e lo disponiamo sopra il rosti ben caldo insieme alla dadolata di peperoni al rosmarino.