Un giorno si discuteva della crescente tendenza ad appoggiarsi al piatto pronto, al quattrosaltinpadella. Come la teledevastazione dei nostri stomaci proseguisse senza segni di stanchezza verso l'impiantologia ossea di modelli a noi perfettamente alieni. Scatola dal freezer al forno e via. Microonde. Ma è dimostrato che una pasta anche curata richiede due minuti netti in più dell'abominevole busta, e il risultato può essere decisivo.
Fai dunque partire il cronometro.
Poni l'acqua al fuoco.
In una padella larga quattro spicchi di aglio vestito a perdere con la fiamma dolce, il trito grossolano di uno scalogno e un peperoncino.
A seguire una dadolata di pancetta affumicata che avrai trovato per caso in frigorifero.
Apri in quattro una decina di pomodorini oblunghi appesi, mondali dei semi e dell'acqua e strizzali leggermente prima di aggiungerli alla padella. Alza la fiamma e bagna con una tazza da caffè di whisky. Alcuni aghi di rosmarino daranno profumo.
L'acqua nel frattempo avrà alzato il bollore: lessa 100g. per testa di rigatoni, prediligendo quelli straordinari dei Fratelli Setaro. Cuoci 12 minuti esatti e scola velocemente. Tirali in padella altri due minuti e impiattali ancora leggermente all'onda: copri poi con una nevicata di buon pecorino ben stagionato.
Ferma il cronometro: sono 25 minuti netti.