Le cozze alla tarantina sono una ricetta tipica pugliese, si cuociono in un sugo di pomodoro profumato con aglio, peperoncino e prezzemolo. Sono un piatto conviviale da condividere al centro del tavolo e da gustare con del buon pane fresco.
Il miglio è un cereale molto antico di origine mediorientale. In Europa il suo consumo è stato soppiantato nel tempo dal riso e dal grano, relegando questo prodotto all’alimentazione animale, eppure secoli fa, prima dell’arrivo del mais dalle Americhe, veniva cotto semplicemente con dell’acqua per realizzare una simil-polenta per accompagnare piatti a base di carne e verdure.
Ricco di amido (sotto forma di farina si può usare come addensante per salse e sughi), di vitamine, di minerali quali ferro, magnesio e fosforo ma completamente privo di glutine, il miglio è ottimo anche per gli intolleranti.
Molto energetico e ricostituente è indicato nelle convalescenze post malattia, come aiuto nello superare stress fisici e mentali, e nella crescita degli adolescenti.
Il suo gusto leggermente dolce, ben si presta ad abbinamenti con verdure e carni saporite, nella realizzazione di polpette e sformati, ma anche semplicemente lessato e condito con varie spezie diventa la base di insalate dal tocco lievemente esotico.
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Cuocere il miglio in acqua leggermente salata per circa 5 minuti, fino a raggiungere il bollore, poi abbassare il fuoco e continuare la cottura per altri 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo Lessare o cuocere a vapore il cavolfiore per 20 minuti, poi ancora caldo schiacciarlo con una forchetta all’interno di una ciotola. Unire gli ingredienti rimasti: le foglie di radicchio sminuzzate, lo yogurt, un cucchiaio di pangrattato, un uovo, pepe e sale.
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Mescolare con un cucchiaio e formare delle piccole polpette. Rigirarle una ad una nel pangrattato e friggerle in olio bollente fino a che si presenteranno belle dorate. Servirle calde con un pizzico di sale in superficie.