Un'etichetta piemontese senza denominazione di origine, è un caso più unico che raro per un produttore di nebbiolo, ma non se si tratta di
Hilberg-Pasquero, un’azienda di pregiati nebbiolo e barbera d'alba, pluripremiata anche se non coi classici DOCG della Langa. Nati biologici, prima come contadini e solo dalla vendemmia 1994 con il vino, Annette e Michelangelo hanno creato uno dei vini piemontesi più sorprendenti che si possano immaginare: un brachetto vinificato secco con una quota di barbera. Questo è Vareij 2010, un calice divertente, brillante e succoso.
Le uve selezionate vengono fermentate sulle bucce in tino aperto con follatura manuale, cui segue un periodo di affinamento di 10 mesi in acciaio. Un calice squillante di energetica gioventù florealesenza accenti verdi, tutto giocato sull'equilibrio tra aromaticità del brachetto e freschezza della barbera, con speziature audaci e frutta croccantissima. E' questo che spiazza soprattutto il palato, abituato ad associare al brachetto effervescenze e dolcezze da finepasto: un sorso che si tende in una bevibilità fantasmagorica, con la frutta rossa che si fa succo di fragola con spunti di arancia rossa e scorza, la spezia è rosa canina e mirto fresco, un bicchiere delizioso specie servito alla temperatura di cantina.