Ecco il Pinò Grì, da vigne esposte a Nord Ovest: ti immagini il freddo, l'ombra, la finezza.
Il Solarente - che porta il sole nell'etimo - è giallo oro, leggermente nebuloso, spesso, caldo, ricco. La materia è leggera, non troppo viscosa: anzi restia ad allungarsi in disegni.
Ha naso chiaro di frutta gialla matura, con evidenza del passaggio in legno di una parte dei mosti: dolce, e arricchito da una generosa porzione di note granitiche, quasi fumoso. Non lunghissimo, ma rilevato.
Più grasso l'assaggio, in cui traspare lieve l'agrume, le sensazioni acide ad aggiungere freschezza: nel mezzo compare una vibrazione fredda, che convince al di là delle evidenti piacevolozze di cui è cosparso il sorso. Comunque agevole a bersi, ha finale breve, svelto a scomparire.
Bicchiere di facile godimento, non privo di una vena calligrafica che non s'impone ma allieta. La grazia che convince.