Terra baciata da Dio, millesimo estratto dal canestro: è alchimia, forse magìa, di certo il compendio del mistero frutto, terra, uomo.
San Michele ci regala questo blend di Sangiovese, Syrah, un niente di Cabernet. Il colore è nero, con l’unghia rubina: il tessuto è spesso seppur venato di una sua eleganza polputa: come drappi di damasco più che velluto. Onusto d’alcool e materico da perdervicisi. Il naso è dirompente, con frutto gonfio e ridondato sotto la marmellata di prugna, le spezie come il pepe, il legno con tracce percettibili di tostatura. Nel finale ancora la prugna, matura.
La bocca sente subito l’alcool, con ingresso copioso e maturo, un corpo vasto ed accogliente e una chiusura di noci e tabacco.
Buonissimo.