Immaginatevi in cima ad una montagna, in una architettura non sfarzosa ma suggestiva che ricorda antiche leggende di elfi e gnomi circondata da una natura impressionante e silenziosa. Eccovi a Castel Juval, un castello della metà del XIII secolo, la cui storia è documentata dal 1278, quando il castello era di proprietà di Hugo von Montalban. Nel XIV secolo il maniero appartenne invece ai Signori di Starkenberg. Dopo i restauri, oggi è sede del Museo “Il mito della montagna” (Mythos Berg), da quando nel 1983 è dovenuto proprietà del celebre alpinista Reinhold Messner, che ha voluto coltivare la vite nelle terre circostanti, e produrre vini di montagna puri come acqua di sorgente. Insieme a Gisela & Martin Aurich dal 1992 promuovono l'attività dell'azienda agricola Unterortl, dove cinque ettari di terra si fanno voce espressiva del carattere unico del colle Juval.
Il Riesling Castel Juval è prodotto con uve abituate a crescere tra le rocce, ad affondare le loro radici in profondità: diversi cloni di Riesling dal vigneto “Eck” e “Windbichel” situato tra 650 e 750 m s.l.m. Il tempo del vino è il tempo della montagna, e si attende ottobre per portare a termine la vendemmia. Solo inox con una fermentazione molto lenta e un affinamento sulle fecce fini che termina quando è già primavera inoltrata. I profumi sono intensi ed eleganti con note di frutta nette tra ananas e sfumature agrumate, con un bouquet floreale di sottofondo che ne aumenta l'effetto inebriante. Il sorso è fresco nonostante una potenza di materia invidiabile percepibile anche nel grado alcolico. Un riesling preciso che è mineralità e potenza espressiva di frutta, succoso con un finale di erbe aromatiche e spunti di pompelmo a sferzare vitalità ed allungarne la progessione. Un vino che sa di vette di montagna e di natura d'alta quota.