La prima sensazione è di un contenuto, signorile sussiego. La seconda è quella di una matura ma folgorante vitalità. Lasciati sedurre dal morbido tono rubino, solo leggermente segnato da una traccia granata - ha dieci anni! - che prende corpo con i quarti d'ora. Gli archi li puoi misurare tanto sono fermi e regolari, dipinti da lacrime vivaci e sgambettanti.
Il naso è coperto, quasi ritroso, e si disvela con elegante pudore. Sobrio e sostenuto, ha un frutto ascoso trasfigurato in lieve alchimia. Appena percepibile la gommalacca, poi a crescere spezie delicatissime, una noce appena accennata.
C'è in chiusura appena un che di pane, e una nota balsamica appena sfiorata.
L'attacco è poi piuttosto pieno, concentrato attorno alle frequenze medie. La bocca incontra poi un tannino ancora scalciante, financo stretto che fa pensare ad ancora lunga via.
L'uscita, schiettamente alcoolica, è lunga e soffusa, librata su di una bevibilità agevole.
Una bevuta non banale, un vino buonissimo.