Il colore è inconfondibile a livello planetario, tanto che per indicarlo non serve un numero Pantone ma basta il nome. E pensare che la storia dietro a quello che oggi è il "Jaune Clicquot" (giallo Clicquot) è fatta di intuizioni che la celebre Veuve, Barbe Nicole Ponsardine avrebbe sicuramente apprezzato. Questo perchè pur portando il suo nome, il colore non fu mai visto da Madame Clicquot, deceduta nel 1837. L'etichetta infatti risale a circa 40 anni dopo, quando nel 1876 fu avviata l'esportazione nel mercato anglosassone con la Cuvée Dry, per cui era stato studiato di apporre un'etichetta giallina, per poter distinguere queste bottiglie dal Brut destinate al mercato francese. L'etichetta fu depositata col nome "V.Clicquot P.Werlè" il 12 febbraio 1877 da Edouard Werlè, inizialmente responsabile commerciale e in seguito braccio destro di Madame Clicquot da cui nel 1866 ereditò la società. Tuttavia il colore scelto era abbastanza chiaro e simile all'etichetta del Brut, così quando entrambe le tipologie furono esportate, i sommelier nella penombra delle cantine spesso si trovavano a confondere le bottiglie. Col tempo si decise di accendere il giallo di toni più caldi e sgargianti, in modo da rendere le tipologie delle bottiglie immediatamente riconoscibili tra loro, fino a quando intravedendone l'incredibile potenziale comunicativo, nel 1945 Bertrand de Mun appose il "Jaune Clicquot" sull'etichetta ufficiale del Brut, facendone il colore distintivo della Maison
Veuve Clicquot.
Lo Champagne Vintage Rich completa la gamma dei Vintage Brut e Rosè e potrebbe essere definito l'erede di oggi di quella Cuvèe particolare cui era stata donata la veste gialla, visto che si tratta della variante di champagne più amata dagli anglosassoni. Infatti si tratta di uno champagne demi-sec con i suoi dosage con 28 g/l di zucchero, frutto di un assemblaggio in proporzione 55-33-12 di Pinot Nero,Chardonnay e Pinot Meunier provenienti da 21 vigneti grand e premier cru tra la Montagne de Reims e la Côte de Blancs. Vintage Rich 2002 beneficia della straordinarietà dell'annata 2002, pregiata per il suo equilibrio tra ricchezza di aromi data dalla maturità delle uve e freschezza, dovuta ad un buon livello di acidità alla vendemmia. Lo champagne è brillante nella sua veste leggermente oro, con bollicine cremose che fanno subito pensare ad un côté sontuoso: agrumi in scorza su una nuvola di confetto che ricorda un pò il profumo dei marshmallow dato dalla sensazione aromatica dello zucchero caramellato. Il sorso non cede affatto alla ricchezza di miele e agrumi, e resta di una freschezza vivace anche tra le note leggermente tostate e burrose facendo pensare ad un ancor più piacevole futuro, con del tempo in cantina. Uno champagne lussureggiante e decisamente unico in un mondo sempre meno dosato.
P.S. Visto che è tempo di festeggiamenti, si può decidere di adagiare la bottiglia di Veuve Clicquot nella "giallissima" versione regalo ispirata ad uno stile
nomade-chic, per portare lo Champagne sempre con sé. Si chiama Veuve Clicquot Suit Me e si tratta di un astuccio isotermico contenente una bottiglia di Carte Jaune (o Yellow Label) - lo champagne bandiera della Maison Veuve Clicquot - e uno stopper a forma di manico di ombrello. Due ore di refrigerio per lo champagne da passeggio, giusto il tempo di arrivare a casa degli amici per gli auguri!