Per la verità è ancora tiepida della mia visita la sedia di
Jasmin, dove Martin Obermarzoner di frutta e pesce fa ampio uso a volte con risultati esorbitanti. Non sempre però: questo piatto pure ha qualche criticità. In particolar modo la quantità del frutto, che deve essere misurata al millimetro per non scavallare le altre materie: soprattutto se hanno il gusto in genere delicato di pinne & squame.
Ecco dunque lo spurgo e l'apertura delle cozze con il solito metodo: poca acqua, aglio, prezzemolo, e casseruola incoperchiata. Disossa due cozze su tre e tieni da parte, mentre lessi le tagliatelle molto al dente. Poi le passerai in padella con l'acqua di cottura delle cozze, aggiungendo la pesca nettarina all'ultimo così, tel quel: con la sottile buccia, squartata e ridotta in fette molto sottili. Via dal fuoco immetti le cozze disossate e impiatta, aggiungendo i restanti bivalvi nel piatto. Finisci con poco pepe pestato al momento, e il restante liquido di cottura. La tagliatella è porosa, dolce e soda, non lascia per strada il sugo e s'arrotola con voluttà.
Mandala in tavola con un flacone bello fresco di
Traminer Aromatico Trentino DOC di Pojer & Sandri, fruttoso e spesso.