Allora diamo per scontato che c'è l'Amico Sudista che ti regala il barattolo fatidico, altro non dico.
Per fare questo riso-risotto mi sono avvalso di una versione umana di Carnaroli, niente stagionature estreme nè invecchiamenti pluriennali. Un Carnaroli da far tostare per bene in olio e aglio a perdere. Per sfumare il vino bianco dealcolizzato che tanto mi convince in questi tempi grami.
Altrove hai fatto andare il porro, stufandolo: per non meno di due quarti d'ora. Poi hai frullato generosamente, tirando a velluto.
Aggiungi la crema di porro ben pepata al riso verso metà cottura, versando l'acqua salata (poco) in due o più puntate.
Trai dal fuoco, immetti i ricci e poco olio, e mena con vigore per un pajo di minuti. Basta.
Impagina, con due o tre rondelle di polpo cotto al vapore e un anello di porro crudo. Il Fiano che l'accompagna è quello di
Ciro Picariello.