Non staremo qui a parlar di ostriche, peperoncino o corno di rinoceronte per aumentare l'eros in una serata speciale, ma potremmo rivedere invece il concetto di cena a due.
Non servono ristoranti costosi o dodicimila dozzine di rose rosse per essere romantici e nemmeno è necessario correre in gioielleria per un anello che rappresenta un legame solido, per essere realmente uniti.
La coppia si forma con le piccole cose, la quotidianità, la routine. Svegliarsi insieme, uno prepara il caffè, mentre l'altro spreme le arance, preparare la tavola per il pranzo, decidere insieme cosa mangiare, fare la spesa, scegliere i prodotti, le marche, i gusti ed infine, dedicarsi l'uno all'altro gustando il frutto delle proprio lavoro, insieme.
Così vedo una coppia: la minestrina portata a letto quando si ha la febbre è la cosa più romantica che possa capitare in un freddo inverno in casa, la brioches che arriva ancora calda prima del risveglio...
Il romanticismo non è morto, è solo ridimensionato. Non servono grandi gesti, ma piccole parole.