Nella valle del Po, quasi tutte le città di una certa importanza hanno un salume eponimo. Parma? Il prosciutto. Reggio nell'Emilia? Il tricorno. Modena? Lo zampone. Piacenza? La coppa. Bologna? La mortadella. Manca qualcosa? Sì: Cremona. Cremona è la città del cotechino. In maniera più estensiva, Cremona è città di insaccati, di salumi in budello. Forse non costeranno cari come un bel culatello, ma sono quasi sempre roba buona, i salami crudi, i cotechini e le salsicce cremonesi.
Già, le salsicce. Amerigo Contini ne sa qualcosa. E' il mago della salsiccia. Dal 1959, la sua macelleria se ne sta su questo stradone periferico della città dei liuti. Amerigo tutti i giorni è “sul pezzo”, ma oggi può contare su alcuni preziosi aiuti: anzitutto la figlia Alice, poi suo marito, André Amici detto James, appassionatissimo, simpatico col suo look da divo sudamericano.
Che hanno fatto, i Contini? Anzitutto, han ricuperato un'antica ricetta cremonese della salsiccia: una testimonianza del 1585 attesta come allora, nel budellino di agnello naturale, si insaccasse anche carne bovina. Bene, non è il primo caso, in Italia: già la salsiccia di Bra (Cuneo) è fatta così. Quindi, una tradizione che ha indubbiamente il suo fondamento. Amerigo, Alice e André hanno dunque cominciato a proporre questa salsiccia all'antica, che nel frattempo ha ottenuto la Denominazione Comunale. E non basta: per i più lussuriosi, c'è la variante col provolone. Sissignori: una specie di luganega col Provolone Valpadana nell'impasto. Lo sapete, i provoloni di dimensioni gigantesche, pur di origini “sudiste”, sono figli adottivi delle terra di Piacenza e di Cremona: sono diventati tipici, lo sono da un sacco di anni. E così, ecco il gigantesco formaggio finire nella salsiccia.
Non è tutto: Amerigo e famiglia fanno pure i salami e i cotechini. Ossia, li fanno realizzare in un laboratorio a norma, dando scrupolosissime indicazioni operative ai creatori materiali, per cui sono proprio “loro”.
E che dire del reparto macelleria? Tutta carne di razza limousina e garonnese. Roba francese? Sì, ma allevata in Italia, anzi nei dintorni di Mantova. Pare che ai clienti piaccia molto di più, e c'è da fidarsi. Anche perché Amerigo e Alice sanno come prendere per la gola il ghiottone: si sono inventati il bollito da asporto. Manzo, testina, lingua cotta, lingua salmistrata, gallina, cotechino tutti sottovuoto, cotti prima dai Contini. Non avete che da prenderli, metterli in acqua bollente per 10 minuti senza toglierli dall'involucro, e voilà. Non mancano poi saporiti arrosti anche ripieni, polpettoni, pizze di carne... E, in un angolo, le creazioni di Alice: la giardiniera di verdure, molto gentile, e la mostarda. Ecco, la mostarda di ananasso è un gioiellino. Anzi, un gioiellone. Venite dunque a fare una visitina a questa famiglia piena di valori e di sapori.