Bisogna avere la fortuna di provarle la prima volta alla cieca, ossia senza conoscerne la marca né il modello, per goderle senza i pregiudizi per chi è famoso per il legno, non per gli ortaggi. Le patatine IKEA, dal pakaging curiosamente spartano rispetto allo stile della maison, oltre che buone, oltre che sorprendenti, rispetto alla bolgia di medietà delle pari grado da supermercato hanno un'identità.
Due versioni, quelle comuni e quelle esotiche, panna acida e cipolla, ma prima che dalle papille la peculiarità del prodotto passa dai denti. La consistenza, le rende speciali. Sembra di masticare vetro. Qualcosa più di croccante, molto più di sostenuta fragranza. Il boccone sfila senza impastarsi, servendo il gusto e facendosi tonante, brioso. Questa consistenza dà personalità, carattere. I competitor d'alta gamma, i maestri inglesi e belgi, operano scelte di più oculata eleganza anche nel morso. Preferibili o no, le Potatischips (SALTADE e GRÄDDFIL & LÖK) hanno un loro posto e un profilo ben dettagliato.
Il gusto, semmai, è comprimario. Le Saltade almeno stanno basse di sale. Il gusto di patata, sottovalutato quando si parla di chips, fa presenza ma subito s'oblia. Il carico da cento di panna acida e cipolla (Gräddfil&Lök), anche, esordisce possente per poi disperdersi, svanire. L'eleganza forse è stata ricercata con la misura nello speziare. Ne viene che non tediano, e non appesantiscono la digestione.
1,40 euro il pacco da 150 grammi, sovente in offerta. Senza avversari per gli amanti di questo stile, e senza avversari nel qualità prezzo, per tutti gli altri.