Il mondo degli arcigni vignaiuoli sta rapidamente acquistando consapevolezza delle potenzialità della rete, e sempre più numerosi li vedi diteggiare dietro il loro monitor usando con continuità, a volte con sagacia e raffinatezza, i
social network. Tra gli
oliaiuoli invece
Patrizia Rampa è un caso quanto meno inconsueto. Eccola con il suo
Il Brolo partecipare con convinzione alle dinamiche social, portando in giro il suo messaggio digitale d'olio di qualità. Non secondario il fatto che produce un olio eccezionale: il suo Monocultivar è uno dei migliori Garda che abbia assaggiato, e uno dei più coinvolgenti in assoluto. Di questa declinazione monovarietale ne ha prodotto poche bottiglie: ne posso raccontare grazie ad un incontro favorito da - indovina - twitter.
L'olio di sole drupe "Casaliva" ha le sfumature della buccia di lime, del cedro candito, appare mediamente viscoso: piuttosto pigro. Solo in profondità il verde diventa più pieno, quasi fluo.
Il naso è - letteralmente - esplosivo: si offre senza micragna, con la bella carnosità del carciofo prima crudo poi cotto, integrando infine una bella riga vegetale che prende la foglia verde del limone, e poi la buccia dell'agrume. All'assaggio diretto la corrispondenza è sensazionale, gli aromi sono copiati al millimetro, fino all'uscita verdissima che regala la freschezza brillante del prezzemolo.
Alla prova del
pane-e-sale subisce un po' la preponderanza del lievitato: la complessità è anche delicatezza, e le
nuances tendono a ritirarsi. Esaltante invece per verdure crude, pesci delicati, crudi di pesce eterei.
Una rivelazione.
Assaggiato grazie ai buoni uffizi di @tirebouchon.