Il Grande Cucchiaino d’Argento è la versione dedicata ai bambini de Il Cucchiaio d'Argento: un volume imperdibile con 235 ricette perfette per tutta la...
L’entomofagia pare essere una delle mode del momento. Sdoganati definitivamente da René Redzepi nel suo Noma di Copenhagen, gli insetti stanno entrando prepotentemente nell’alta cucina un po’ in tutto il mondo, Italia - timidamente - compresa. E pensare che un tempo erano un cibo che in Europa non aveva mai conquistato le nostra tavole, nonostante fossero abbastanza comuni in Asia, Africa e America Latina. Oggi invece i locali che servono insetti come cibo gourmet non si contano più, tanto da aver spinto il distributore di vini Laithwaite’s a ideare e pubblicare una guida in cui spiega il perfetto abbinamento fra i vari tipi di insetti e il vino.
I vini citati sono ovviamente parte del catalogo di Laithwaite’s, ma si possono estrapolare interessanti indicazioni se qualcuno volesse avventurarsi in questi arditi abbinamenti. Le tarme della farina, con il loro sapore di nocciola, vengono quindi abbinati a un Viognier, la tarantola zebrata con uno Chardonnay, lo scorpione asiatico con un rosé a base di Pinot Nero. Le locuste vanno con un Moscatel rosato, le formiche del genere Oecophila invece stanno meglio con un profumato Gewürztraminer, mentre i grilli sembrano trovare un matrimonio di piacere con un Albariño.
La lista sarebbe ancora lunga, ma il punto è che se un conosciuto wine merchant inglese si è messo a realizzare questa linea di abbinamenti, a parte l’innegabile aspetto legato al marketing, qualcosa di nuovo sembra bollire in pentola nel mondo dell’enogastronomia. E se è vero, come è vero, che molto spesso Stati Uniti e Inghilterra, fanno da apripista per il nostro paese, prepariamoci a trovare gli insetti anche nei nostri menu.