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20mila morti in meno all’anno. È questo il risultato a cui potrebbe arrivare l’Italia se tutti mangiassimo 200 grammi in più di frutta e verdura al giorno. I dati arrivano da uno studio condotto dall’istituto Agroter di Forlì tramite il suo Monitor Ortofrutta, che ha messo in relazione il consumo di frutta e verdura con la nostra salute.
Frutta e verdura, che sono uno dei capisaldi della nostra dieta mediterranea, vedono infatti negli ultimi anni una contrazione nei consumi. Se infatti 15 anni fa se ne mangiavano di media 361 grammi, oggi questa quantità si è ridotta a 303 grammi, con un trend in continuo calo. Per arrivare a quota 500 grammi, la dose minima giornaliera consigliata dall’OMS, dovremmo quindi invertire questo trend e aumentare di 200 grammi il nostro consumo giornaliero.
Quali benefici porterebbe questo? Innanzitutto una prevenzione delle malattie cardiovascolari, che da sole in Italia sono causa di morte per circa 250.000 persone ogni anno, piazzandosi ai primi posti di questa triste classifica. Secondariamente, secondo i calcoli dello studio, questo potrebbe portare a un risparmio della spesa sanitaria attorno agli 1,5 milardi di euro.
Il problema non pare essere quello del prezzo, diminuito negli ultimi anni, quanto piuttosto la sostituzione di frutta e verdura con altri tipi di carboidrati, spesso più accattivanti anche grazie ad un’aggiunta di zuccheri. Gli italiani però non se ne rendono conto, se pensiamo che su 2.000 intervistati ben il 21% parla di aumento dei consumi e che il 45% della popolazione ha problemi di sovrappeso (dati ISTAT). Se le cose proseguiranno così si potrebbe arrivare a un consumo medio di 277 grammi al giorno nel 2022, con una perdita ulteriore di 30 grammi. Basta poco per invertire la rotta, ne va della nostra salute.