La grande cantina veneta, di proprietà dell'ancor più grande cantina emiliana, s'accoda alla moda del tempo e produce un vino spumantissimo e rosato con uve Pinot Bianco e Nero, e un saldo di Raboso ottenendone una bibita dal moderatissimo tenore alcoolico (11.5°) e dalla spiccata effrvescenza. Confezione assai piaciona, con gran dispendio di cervelli del marketing per l'abito, il nome e i sottotitoli.
Eccolo con il suo bel rosa pallido, unghia cristallina, spuma mediamente generosa subito evanescente. Trama leggerissma, quasi un tulle.
Olfatto impercettibile: solo con pazienza riuscirai a carpire una diafana ed acquosa nota di rosa.
La bocca è travolta da un frizzare enorme, fuori controllo. Il sorso prosegue salino, quasi salmastro, privo di particolarità anzi piuttosto piatto fino all'uscita precipite. Il cavo orale resta vagamente appiccicaticcio.
Economico (4€), ma senza arte nè parte.