La sperimentazione di Walter de Battè, nume tutelare della viticoltura eroica attorno alle Cinque Terre, giunge a coniugare Vermentino, Albarola e "altri vitigni di taglio aromatico" - Traminer e Chardonnay - in biologico, e senza solfiti aggiunti.
Solo acciaio, macerazione sulle bucce paziente.
Vero, il colore è dorata dell'oro usato, e splendente. Tira una riga perfetta sul vetro, disarticolata in rapide colonnine. Ha un profumo complesso già dopo questi tre anni: pur senza legno, ricorda la vainiglia.
Finissimo, ha trama di tulle, con una traccia di buccia di limone. Solo in finale appena una gesto, un soffio d'idrocarburi.
Bocca ricca ma secca, secchissima. Di pulizia cristallina, pur sotto uno spettro aromatico tutt'altro che banale, anzi sfaccettato, dinamico, continuamente movimentato.
Leggendaria la bevibilità, con l'acidità perfettamente sotto controllo, seppur la magìa di questo Vino da Tavola nasca dalla compressione dei disequilibri.
Un capolavoro, tirato in 1700 preziosi esemplari. In vendita a 20€ in alcuni, rari ristoranti.