I miei quattro lettori ricorderanno forse le mie due righe sul Barricadiero, grande rosso proveniente dal cuore del Piceno vinicolo, sulla azienda che lo produce, Aurora, e su Federico Pignati, che di Aurora è autentico deus ex machina, scritte sul Cucchiaio d’Argento pochi mesi fa. Nel breve pezzo accennavo anche al Pecorino di casa, il Fiobbo, raccomandandone l’acquisto.
Come smentirmi? Quest’anno il Fiobbo è buono come forse mai: vivacissimo sin dal colore, con un profumo di una sincerità e di una emotività da lasciare di stucco, freschissimo, alternato tra note di coriandolo, birra weiss, tè bianco, carruba, fiori rossi secchi, e un palato molto pieno e potente ma al contempo di notevole vivacità, con un finale sottile e molto molto profondo, di pompelmo amaro, erba medica e cereali, appena tannico.
Personalmente non ricordo bianchi del Piceno migliori di questo, ragion per la quale me ne comprerò più bottiglie possibili. 12 €.