Sicilia, Inzolia. Binomio anagrammatico della terra e dell'uva dell'Isola.
Paglierino, grigioverde. Dinamico, assai poco viscoso al vetro. Gran fiore nel naso, fiore bianco, e una rapida chiusura verso un finale più stretto: in cui compaiono ricordi freddi di carta di giornale, vento di tempesta, qualcosa di etereo, frutta secca - noci e datteri - ed invisibile tratto esotico, all'ultimo. Banana, ecco.
Assaggio permeato da una ricerca di freschezza insistita, e appagata: un ricciolo verde ed elettrico attraversa il sorso senza esitazione, aggrappandosi alle note acide, verdi, leggermente amare.
La chiusura si stampa a lungo sul palato, se vuoi abbandonando il piacere della bella pagina per una chiusura anche un filo scorbutica, come se ci fossero teste diverse nello stesso corpo che ancora non hanno trovato un luogo comune.
Bicchiere non del tutto risolto, per 8 eur