Bruno, l'incontro tra un Refosco dal Penduncolo Rosso e il Merlot in terra di Friuli. Bruno è anche il nome del fondatore, ma mai nome fu più azzeccato perchè proprio bruno è il bicchiere, nei colori di un rubino sanguigno acceso di luce, limpido e lineare fino al cuore.
Indugiando nel cavo del bicchiere, il Bruno regala un abbraccio asciutto, molto virile: l'esatto blend del fiducioso Merlot e del severo Refosco, una specie di convincente tautologia tra quello che t'aspetti e quello che trovi. Poi, certo, la pletora di riconoscimenti di un rosso spesso. Dall'attacco fumigante al finale speziato, in continuo divenire.
L'assaggio poi si fa quasi focoso: dopo un incipit schietto e preciso, ecco il sorso risalire lungo una vena alcoolica - solo 13 gradi, ti chiederai - che nel mezzo esplora i frutti, e un tannino inciso e rigato al punto da comprendere vastamente il palato. Finale conchiuso su quest'ultimo panorama particolarmente ampio, ancora vivissimo, anzi vivido.
Bicchiere che trova in questa giovanile forza vibrante la sua migliore ragione, nel particolare palcoscenico dei vini d'impegno.
