Dice, dai graniti dell'Alta Gallura: ecco un Vermentino fresco di macchia e rovente di sole, che Karagnani è la traduzione gallurese di Calangianus.
Giallo paglierino medio, molto brillante, non alieno da una breve, intermittente viscosistà, presto esausta.
Nell'olfatto si bilanciano tanta frutta gialla matura - nell'ossigenazione pare addirittura sovramatura - e qualcosa di esotico. Poi tutta la roccia e le foglie verdi dei ciuffi di salvia.
Schietto l'assaggio, secco e gentile fin dall'abbocco: ha vigore, presa e nerbo, ha la flessuosa risonanza della canne al vento di maestrale; incede, robusto e senza tentennamenti verso la fine con agili freschezze e sottili amarezze, perdendosi in un ricordo alcoolico di non banale spessore.
Bicchiere archetipico, per 13,50€ in enoteca.